In Manuale di Sopravvivenza alla Gravidanza, Anima Edizioni 2019, dedico un intero capitolo alle amiche in cui racconto cosa succede generalmente dall'annuncio della gravidanza ai primi mesi dopo il parto.
La vita prosegue a ritmo vorticoso e quindi di cose ne sono accadute da quando ho consegnato il libro circa un anno fa e in questo post ve lo racconto.
Dopo aver salutato le amiche disperse, si entra nel circolo delle amiche mamme, ovvero tutte quelle con cui si entra in contatto per via della maternità, che non sono proprio amiche, amiche però capita di trascorrere del tempo insieme.
La cosa più evidente nelle conversazioni tra mamme, sia che siano nella vita reale, sia che appartengano a gruppi virtuali è la competizione.
Una maledetta, agguerritissima competizione.
Su ogni argomento!
Ci sono quelle che hanno il neonato di due mesi che si regge da solo la bottiglia di latte da 180 ml perché mangia sempre tutto e tanto, quelle che hanno la bambina di quattro che pronuncia distintamente "mamma" e "papà" con cognizione di causa.
Quelle che hanno i figli che a 7 mesi camminano, corrono e saltano che Yuri Chechi levati proprio!
Quelle che hanno uno svezzamento talmente avviato che i figli mangiano anche il vasetto dell'omogeneizzato!
Quelle con il bambino di 10 giorni che ha già preso gli orari giusti delle poppate, non scambia il giorno per la notte e di notte dorme. 12 ore. Sempre.
E poi ci siete voi!
Nel gruppo del voi, mi inserisco anche io. Se volete mi metto anche in prima fila!
Voi ed io che siamo banalissime mamme normali.
Quelle che hanno i figli che di notte chiedono il latte, che il passeggino sembra che abbia gli
spilli nella seduta, che non è mai ora di andare a letto e che a volte bisogna fare delle scelte come deporre gli amati tacchi e ripiegare su una scarpa ginnica.
Quelle che hanno figli urlanti per non si sa quale motivo e mentre tentano di mantenere un minimo di femminilità indossando dell"intimo decente, sfoggiano sulla maglia una macchia di cibo lanciato dal pargoletto che a pranzo ha scoperto che il cucchiaio è una catapulta fenomenale!
E così capita che mentre ci si ritrova in pigiama e vestaglia dopo una lunga giornata in cui il piccoletto ci ha messo a dura prova (lo so bene che le mamme perfette con figli perfetti sono come quelle della pubblicità, ma noi siamo dell'altro gruppo, vi ricordate?), in cui avete allagato il bagno dopo il bagnetto, i cesti della biancheria da lavare sono ancora pieni e avete tentato di mettere insieme la cena con la creaturina attaccata alla gamba, vi viene in mente di mandare un messaggino alle vostre amiche mamme normali in cui esprimente perplessità con domande come "ma perché a casa mia ogni tanto esplodono tragedie per nulla?" o "è mai possibile che io arrivi sempre a sera come una che è stata travolta dalla vita?".
Ecco che al lampeggiare della notifica, vedrete la luce!
Le amiche vi diranno "vuoi vedere cosa succede a casa mia?" e vi raccontano le tragedie quotidiane che succedono a loro.
E tra una lamentela, una battuta e un confessarsi che il figlio in questione ha un bel caratterino, ma la sua faccia è così buffa che si fa fatica a restare serie, torna il sereno.
Se avete quelle amiche, tenetevele strette e soprattutto siate quel tipo d'amica.
PS durante la conversazione non lasciatevi sfuggire l'occasione di lamentarvi del marito che vizia la prole e della suocera che non vi ascolta.
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